Il gruppo Ferrero pone primaria attenzione alla protezione del pianeta: per questo motivo, mira a coniugare una forte motivazione alla crescita con un’elevata attenzione agli impatti ambientali correlati.
CARBON FOOTPRINT
1.830.193 t
424.714 GJ
7.368 GJ
785.635 GJ
4.262.608 m3
95%
37%
39%
CONTRIBUTI DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
Verso un'economia circolare
Una delle principali materie prime utilizzate da Ferrero nei propri prodotti è la nocciola, con la conseguente produzione di gusci. Per non limitarsi a vedere questo materiale come un rifiuto da smaltire è stato attivato il Progetto Eco°paper.
L’impatto ambientale di un prodotto o servizio è determinato nella fase di design del prodotto/servizio stesso, poiché è dall’attività di progettazione che dipende tutto il ciclo di vita di un prodotto. Una delle azioni volte a raggiungere questo scopo è il rimodernamento del tunnel di raffreddamento linea presso lo stabilimento in Canada.
Da diversi anni il Gruppo è attivo nel campo della ricerca, anche attraverso bandi europei, per produrre energia e nuovi materiali di imballaggio attraverso l’utilizzo sia dei sottoprodotti alimentari delle proprie fabbriche che di altre tipologie di biomasse non appartenenti alla propria filiera diretta. In questo senso va intesa la collaborazione al Progetto Sibafeq.
Ferrero negli ultimi anni ha cercato di attivare il suo coinvolgimento attraverso azioni di educazione, sia al consumo (attraverso il tema della porzionatura), sia alla corretta dismissione degli imballaggi dei propri prodotti. È stata così creata l’etichetta “end use”, con l’obiettivo di aiutare il consumatore nella separazione e dismissione corretta dell’imballaggio successivamente al consumo dei prodotti.
Molti dei materiali che un tempo venivano unicamente considerati materiale da smaltire e dismettere fanno ora parte di un percorso virtuoso di valorizzazione, assumendo la qualifica di “prodotto”. A tale fine si deve il Progetto SPE - Scraps of the Packaging Evolution - è stato attivato nel 2012/2013 nei principali stabilimenti europei.